A cura di Nicola Siciliani de Cumis
A distanza di tempo e quasi fuori dal tempo, ma dentro la storia di una preistoria personale cominciata sulle rive del lago di Ledro nelle Alpi tridentine, e proseguita sui mari e sui monti della Norvegia e altrove in Europa, alcune suggestioni dalle sculture che ripropongono i tratti elementari dell’“opera omnia” di un artista. E dunque, gli appunti di un osservatore occasionale ma coinvolto, tra l’estemporaneità della fruizione estetica e l’avvio di una riflessione sulle matrici esistenziali, biologiche e culturali, archeologiche ed etiche, dell’esperienza di un autore elettivamente europeo.