Il 27 maggio di un anno fa Nazzareno Lattanzi mi telefona in tarda mattinata per informarmi, con voce rotta dall'emozione e dal dolore, che Stefano non c'è più. Non c'era bisogno di chiedere chi fosse Stefano: amico carissimo di entrambi, da sempre per lui nati a Bagnoregio, da molti anni per me.
Avevo sentito Stefano qualche giorno prima, molto stanco e debole, ma sempre fiducioso, confidando nella protezione e nella benevolenza dell'Altissimo, lui profondamente credente.
Ho telefonato dopo un po' alla moglie Maria Laura per porgere le mie condoglianze e mi ha confermato che in mattinata era intervenuta una crisi respiratoria non più reversibile.
Tutta la città di Bagnoregio si è stretta attorno alla famiglia, dal sindaco Luca Profili al presidente di Casa Civita Francesco Bigiotti, dai professori Luciana Vergaro a Giancarlo Baciarello, dalla Comunità francescana e agli studiosi del Centro Bonaventura da Bagnoregio, amici e conoscenti.
Un uomo del nostro tempo, con le certezze e i dubbi delle generazioni post-belliche, ma onesto e sincero, profondamente legato alla famiglia e ai valori della Chiesa cattolica, tradizionalista e modernissimo allo stesso tempo, come denunciava il modo di vestire inconfondibilece a volte stravagante. Laurea in filosofia e teologia, studioso del pensiero medievale e uno dei più apprezzati conoscitori e divulgatori di Johannes Duns Scotus, filosofo di elevata dottrina francescana, Stefano Solinas resta l'esempio chiaro dell'uomo contemporaneo che vive secondo un umanesimo cristiano nel ribollire della laicità e del relativismo.
L'incontro che si è tenuto a Bagnoregio il 7 ottobre 2023 per ricordare il percorso umano e culturale di Stefano Solinas è stata la conferma che il suo insegnamento sarà duraturo, per la solidità delle basi di partenza affondate nella pietra della famiglia e della comunità di visioni e sogni, nella fermezza dei principi religiosi aperti tuttavia al confronto e al dialogo, nel comportamento civico nel quale doveri e diritti s'intrecciano per costituire il catalogo di quell'umanesimo cui si è fatto cenno.
I suoi studi su Duns Scotus sono stati interrotti dalla prematura scomparsa di Stefano, ma resta la sollecitaziobe alle istituzioni universitarie per riprendere la ricerca filosofica, completando il riordino delle carte lasciate nel 1315 dal filosofo scozzese.
Sarà anche questo un giusto modo per onorare Stefano Solinas e il suo magistero.
Agostino Bagnato
Roma, 27 maggio 2024
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