Caro Nunzio,
scusami se non ho avuto il coraggio di venire a salutarti per l’ultima volta. Hai lasciato Roma per riposare a Castelvetere la mattina del 22 ottobre 2014. Il tuo amore per il Sannio e i contrafforti del Fortore, dov’eri nato nel 1948, era talmente profondo che non hai potuto distaccarti dalle tue radici di argilla e di calcare nel viaggio eterno del mistero, come amavi dire tu stesso parlando dell’universo di cui ti sentivi particella attonita e meravigliata. Parlano di questo amore per la tua terra d’origine le sculture in terracotta, in pietra, in bronzo, di catrame.
Parlano i dipinti a olio, su carta, gli acquerelli, le tempere, le incisioni, gli infiniti disegni. Hai lavorato fino all’ultimo istante. Il grande bancone nel tuo studio conserva ancora il foglio appena abbozzato e il pastello colorato. Caterina ha voluto lasciare ogni cosa come tu hai voluto. Ma il tuo lunghissimo e intenso lavoro di uomo e di artista è stato un inno alla vita, all’amore, alla felicità. Non c’è traccia nella tua vastissima opera di un cedimento allo sconforto, all’abbandono gratuito, allo scoramento, anche quando la vita lo avrebbe quasi imposto.
La tua forza è tutta nella purezza del cuore che non è stata mai maculata dalle avversità. Perché sei sempre stato un uomo e un artista sincero, autentico. Ora che hai deciso di lasciarci per affrontare il cammino dell’«infinito andar del tempo», molti, moltissimi si accorgeranno del vuoto che hai lasciato. Le sculture, i dipinti, la grafica parlano per te nel presente e ancora più nel futuro. L’ultima volta che ci siamo sentiti al telefono eri in Bulgaria insieme a Caterina e mi hai detto che ti trovavi a Vytosha, la montagna sopra Sofia. Eri felice e stavi recuperando le forze.
Cosa ti ha fatto cambiare idea? La crudezza dei tempi è risaputa, ma tu eri forte, un vero hirpus del Sannio. Qualcosa si è rotto dentro di te e la forte fibra ha ceduto. E’ stato proprio il cuore a tradirti. Non lo meritavi perché agli slanci del cuore hai dedicato la vita, onorandoli sotto forma di emozioni creative artistiche. Non ti dimenticherò. Hai fatto moltissimo per me. La tua generosità è stata senza pari.
Ti sarò sempre grato per tutto quello che hai fatto per me. Lungo le strade dell’universo sai di poter contare sul sentimento di amicizia, affetto e stima del tuo
Agostino Bagnato