di Agostino Bagnato
Il 5 marzo 1966 moriva nei pressi di Mosca la grande poetessa russa Anna Andreevna Achmatova. Era nata il 23 giugno 1889 a Odessa. È sepolta nei pressi di San Pietroburgo, nel Cimitero dei Poeti. La sua tomba è sempre coperta di fiori, omaggio di semplici cittadini. Anna Achmatova è considerata dalla critica letteraria una delle più importanti poetesse di tutti i tempi. Le sue opere sono conosciute in tutto il mondo.
L'incontro a Parigi nel 1910 e nel 1911 con Amedeo Modigliani ha rappresentato un momento importante nella vita di entrambi gli artisti, ancora oggi oggetto di studi. La vita della poetessa è stata segnata da vicende drammatiche, dalla fucilazione del marito Nikolaj Gumilev, poeta e teorico dell'acquisto, coinvolto nella rivolta antibolscevica di Kronshtadt nel 1921, dell'arresto del figlio Lev, dell'isolamento nel mondo culturale sovietico. Memorabili i suoi interventi alla radio durante l'assedio nazista di Leningrado, con cui invitava il popolo a resistere.
Anna Andreevna Achmatova (1889-1966)
Amava l'Italia, studiava Dante e Leopardi, conosceva l'arte rinascimentale come uno storico provetto. Dopo un breve viaggio in alcune città nel 1910, tornando da Parigi, visitò Roma nel 1964, di passaggio per recarsi a Taormina e Catania per ritirare il Premio Etna e recitare le sue poesie nel teatro Bellini di Catania, tra cui il poema Rekviem, atto d'accusa contro le persecuzioni staliniane.
Giovanissimo, giunto a Roma dalla Calabria, ho incontrato la poetessa, anzi "il poeta" come voleva essere chiamata. Non ho mai dimenticato l'emozione di quei pochi minuti ascoltando la sua voce profonda e calda. Non sapevo molto di lei. Ho studiato più tardi il suo mondo letterario e la sua intensa personalità e continuo a farlo con grande umiltà.