Continuità amministrativa ed efficienza politica per proseguire sulla strada dello sviluppo
Intervista di Agostino Bagnato
Il Poro e la Costa degli Dei nella Calabria tirrenica rappresentano un presidio di storia, cultura, tradizioni, economia, ambiente naturale. Sulla costa rocciosa da Briatico a Capo Vaticano, bagnata da acque limpide e cristalline dai colori cangianti, si distendono cittadine e centri abitati che stanno estendendo sempre più la propria influenza sull'intero territorio. Il turismo balneare da una parte e le attività produttive agricole ed enogastronomiche dall'altra, fanno di questi centri dei veri e propri punti attrattivi. A cominciare dall'enogastronomia, legata alla cipolla rossa di Tropea, ai fagioli di Caria, al formaggio del Poro, all'olio extravergine di oliva, alla 'nduja di Spilinga, oltre a produzioni artigianali legate al legno e alla ceramica, il Poro è un presidio di biodiversità di notevole importanza che le istituzioni stanno cercando di valorizzare.
Sulla punta del promontorio, si distende il territorio di Drapia, storica comunità costituita da quattro centri abitati: Caria, Brattirò, Gasponi e Drapia. Ogni agglomerato ha la sua storia, le strutture economiche, le proprie tradizioni, usi e costumi custoditi e praticati gelosamente: la distintività che si fa cultura. Tutto è socialmente interconnesso, accomunato da una entità amministrativa che ha preso corpo nel 1811, allorquando i casali della città regia della vicina Tropea furono trasformati in Università amministrative e successivamente riconosciuti come Comuni. Lo Stato unitario ha mantenuto questa strutturazione amministrativa, confermandola nell'Italia repubblicana. Drapia ha ospitato dall'inizio la sede dell'amministrazione. Negli ultimi decenni il Comune è sempre stato governato da sindaci espressione della comunità nella sua interezza e con obiettivi di conservazione delle tradizioni, di miglioramento delle strutture civili e dei servizi collettivi e alla persona, di potenziamento dell'apparato produttivo, senza stravolgere originalità e particolarità storico-culturali. Così, il restauro del Castello Galluppi non ha originato stravolgimenti nella destinazione d'uso del patrimonio architettonico, al pari di chiese e strutture destinate al culto. Mentre la Casa del Fanciullo per le cure oncologiche dedicata a Padre Pio, ha rafforzato la partecipazione popolare nella creazione di strutture ospedaliere specializzate. Tutto ciò affonda le radici nella pietas popolare di cui è ricco l'intero territorio, a cominciare dalle vestigia basiliane. Oltre che del legame spirituale con figure sacre come la Madonna del Carmine, s. Rocco, ss. Cosmo e Damiano e altre identità religiose.
Alessandro Porcelli
Alessandro Porcelli, espressione di una coalizione civica, è stato eletto nel 2019. Precedentemente aveva ricoperto la stessa carica nel quinquennio 2009-2014. In entrambi i mandati, ha gestito gli affari pubblici con capacità e competenza, ottenendo importanti risultati sul piano economico-finanziario, delle opere pubbliche, della gestione dei servizi alla popolazione e del rafforzamento dei legami con le altre comunità in chiave progettuale e di marketing territoriale. I risultati della corretta e positiva gestione si riscontrano principalmente sul piano urbanistico: il tessuto abitativo appare coerente con la salvaguardia dell'ambiente naturale e delle sue caratteristiche fitozooantropomorfiche. Un territorio difficile da gestire, delicato per la biodiversità che lo caratterizza e per presentarsi come maxi areale dominante sull'arcipelago delle isole Eolie e della punta settentrionale della Sicilia. Un patrimonio che appartiene al mondo intero.
Sono nato a Caria, dove ho vissuto fino a 18 anni, prima del trasferimento a Roma. Sono molto legato alla mia terra d'origine e alla sua storia, di cui mi sento orgogliosamente figlio. Per queste ragioni seguo, anche se da lontano, le vicende politiche e amministrative del Comune di Drapia, di cui Caria è la frazione più popolosa dopo quella di Brattirò, con i suoi 641 abitanti su 2100 circa dell'intero territorio comunale. Per queste ragioni ho sentito il dovere di domandare al sindaco Alessandro Porcelli una intervista, al fine di fare conoscere ai tanti lettori della rivista lo stato dell'arte di una parte così importante della Calabria, raccontata da uno dei protagonisti sul campo.
Ringrazio pertanto il Sindaco per avere accolto la proposta e per il tempo che gli ha dedicato.
Sindaco, quale bilancio complessivo sente di poter trarre alla fine del suo mandato di primo cittadino di Drapia? È soddisfatto del lavoro svolto?
Lo scorso 23 marzo ho presentato la Relazione di fine mandato, nella quale traccio il bilancio politico-amministrativo dell’intero quinquennio. Si tratta di un rapporto articolato, ricco di riferimenti alla realtà fattuale, veritiero, sincero. Sono stati anni difficili, attraversati dalla pandemia e dalla crisi che ne è seguita, dalla guerra tra Russia e Ucraina che ha rallentato alcune attività economiche, ma il bilancio che oggettivamente mi sento di trarre è positivo. Un lavoro di squadra, come quello della giunta e della maggioranza degli ultimi cinque anni, non poteva che dare risultati positivi.Sono soddisfatto, ovviamente. Intendo ringraziare tutti per il contributo che hanno fornito sul piano politico e amministrativo.
Si poteva fare molto di più se le circostanze e il contesto generale lo avessero consentito, ma non ho niente da rimproverarmi.
Alessandro Porcelli incontra il Santo Padre Francesco I
Dalle sue parole traspare l’orgoglio per il lavoro svolto, i risultati conseguiti, le prospettive che sono state aperte…
E’ proprio così! Lo slogan della passata campagna elettorale era #contanoifatti. I cittadini hanno preso sul serio questo manifesto programmatico. E non sono stati delusi. I fatti ci sono, eccome!
La conferma dello straordinario lavoro che stiamo portando a compimento è dimostrata da ciò che sta succedendo in questi ultimi giorni e che sono certo permetterà alla mia amministrazione di rimanere nella “piccola storia” del comune di Drapia.
Lo scorso venerdì 19 aprile ’24 abbiamo approvato con due delibere di consiglio opere che daranno uno straordinario impulso allo sviluppo del territorio che ho avuto l’onore di poter rappresentare.
Ci può illustrare di cosa si tratta? Dalle sue parole traspare la piena soddisfazione per il risultato ottenuto.
La prima opera riguarda la realizzazione della strada turistica Briganteo per il collegamento del centro abitato di Drapia con Tropea. Si tratta dell’approvazione di una variante al pdf (Piano di fabbricazione).
La seconda riguarda la realizzazione della strada comunale nell’are Discepoli Padre Pio. Anche questa è l’approvazione di una variante al pdf.
Si tratta di due opere, come ho anticipato, straordinarie per le quali, la prima in particolare, da oltre 40 anni diverse amministrazioni si sono adoperate alla realizzazione senza però riuscirci. Per esse abbiamo ottenuto due finanziamenti oserei dire epocali, oltre tre milioni di euro e per questo non posso non ringraziare l’allora sottosegretaria per il sud on.le Dalila Nesci e l’on.le Giuseppe Mangialavori oggi presidente della commissione bilancio alla camera dei deputati.
Per inciso, con il primo intervento daremo vita al borgo di Drapia, bellissimo ma in preda all’abbandono, allo spopolamento, beh il solo aver saputo del finanziamento ottenuto ha rivitalizzato il borgo; con il secondo riusciremo a collegare la strada provinciale n. 17 Vibo-Tropea con la strada provinciale n. 18 Brattirò-Ciaramiti attraversando l’area dove sorgono delle straordinarie strutture turistiche e dove sta sorgendo La Cittadella dei discepoli di Padre Pio, dove già insiste la struttura che ospita gli alunni della scuola primaria e della secondaria del comune di Drapia, oltre al Don Mottola Medical Center una nuova realtà socio-sanitaria per la gestione delle disabilità di soggetti fragili.
Non ci resta che aspettare l’approvazione da parte degli uffici dei progetti esecutivi di cui siamo già in possesso e mandare le opere in gara.
Grandissima soddisfazione, dunque! Ma non è finita qui, perché il prossimo mercoledì 24 aprile saremo ancora presenti per l’ultimo consiglio straordinario di questo mandato con il quale apporremo l’ultimo tassello che permetterà al comune di Drapia di avere uno sviluppo ordinato con l’accoglimento delle osservazioni che in quella data saranno discusse.
In quali settori ritiene che siano stati ottenuti risultati più significativi?
Sul piano amministrativo, intanto. Il bilancio del Comune è in linea con le previsioni. Le opere pubbliche realizzate rispondono alle esigenze dei cittadini ed al miglioramento della qualità della vita, a cominciare dalle fognature e dagli acquedotti. La viabilità urbana è cambiata in meglio e anche quella rurale ha subito un assestamento positivo.
Sul piano progettuale, il recupero del Castello Galluppi è il segno più evidente della capacità operativa della giunta e della credibilità nei confronti delle realtà socio-culturali dell'intero territorio. Si tratta di una esperienza di grande valore che dimostra le enormi potenzialità che questa struttura esercita per le tante attività di valorizzazione del patrimonio storico e culturale.
Il Castello Galluppi
In quali campi sono stati riscontrati maggiori difficoltà nell'azione amministrativa? Pensa che potevano essere portate avanti altre iniziative?
Abbiamo lavorato per rispondere all'ordinaria amministrazione e alle emergenze che di volta in volta si sono presentate. La pandemia è stato un momento davvero difficile. Le sei vittime che si sono registrate sul territorio comunale sono una ferita che non si cancella in nessun modo. Vogliamo onorare le vittime del Covid creando un Luogo della Memoria, atto dovuto da parte dell'intera comunità di Drapia.
Cosa pensano i cittadini di Drapia dell'operato dell'amministrazione comunale?
Sono convinto che la popolazione possieda i giusti elementi di giudizio, basati su capacità, onestà, operatività, progettualità, trasparenza, partecipazione della giunta da me presieduta. Il realismo e il pragmatismo che hanno caratterizzato questi cinque anni di amministrazione non sono certamente sfuggiti ai cittadini del territorio.
I servizi scolastici e quelli sanitari sono punti dolenti di tutte le comunità, non soltanto nel Mezzogiorno. Qual è la situazione nel Comune di Drapia?
Negli ultimi anni la situazione è decisamente migliorata. In futuro il quadro operativo potrà essere ulteriormente implementato. Sono avviati alcuni progetti con il finanziamento europeo che aprono prospettive molto interessanti.
Il Castello Galluppi, le Grotte rupestri di Zungri, gli scavi archeologici neolitici di Torre Galli fanno di questa parte del Poro un centro culturale di rilevante portata. Come pensa che queste presenze possano essere poste in rete con il progetto turistico-culturale che ruota attorno alla Costa degli Dei e al ruolo di traino svolto da Tropea?
Sono stati compiuti sforzi significativi in questa direzione, intanto di identificazione delle potenzialità e degli obiettivi. La destagionalizzazione del turismo e la esperienzialità della visita sulla Costa degli Dei e sul Poro aprono prospettive inaspettate che bisogna sapere cogliere. In questo senso, la storia e il territorio offrono quanto necessario. Il Castello Galluppi è già una realtà pulsante che occorrerà rendere costante nel tempo.
Lo stesso discorso vale per Torre Galli. I beni sequestrati alla criminalità potranno essere un altro tassello di questo mosaico territoriale. Lo stesso ragionamento vale per la Cittadella di Padre Pio in fase di completamento, i cui obiettivi sono molto articolati e richiederanno un monitoraggio costante nella rispondenza alle aspettative dei cittadini.
Come giudica il progetto che va sotto il nome "Principato di Tropea"? Di cosa si tratta sul piano politico e amministrativo?
Non ho elementi sufficienti per giudicare la portata di questo assetto territoriale. La storia ci fornisce elementi di conoscenza che aiutano a procedere senza sbagliare.
La Regione Calabria, vista da un osservatore lontano come me, sembra impegnata a ricostruire un tessuto di minima efficienza e credibilità, dopo decenni di difficoltà. È così? Come possono essere giudicati i rapporti con gli enti locali?
Posso parlare della mia esperienza di amministratore e riconoscere che segnali di cambiamento si sono verificati negli ultimi tempi. Bisogna continuare il cammino dell'efficientamento politico e amministrativo. Senza piangersi addosso.
A giugno si vota anche per il rinnovo del Parlamento Europeo. È un appuntamento molto importante, anche per i drammatici avvenimenti che stanno sconvolgendo l'Europa. Le minacce di guerra pesano come un macigno sulla strada dell'ulteriore integrazione politica e dello sviluppo socio-economico del Vecchio Continente. Qual è il suo punto di vista e quello dei suoi concittadini?
L'Europa appare ancora lontana come realtà politica e amministrativa. Tuttavia, alcuni progetti attuati sul territorio grazie ai finanziamenti europei hanno fatto comprendere il valore dell'integrazione europea e dell'obiettivo di una possibile ulteriore unità interna. Riconosco che molta strada resta da compiere per dare effettiva dimensione statuale all'Europa sognata a Ventotene nel 1941 e poi con il Trattato di Roma del 1957. Ma indietro non si può tornare. Per lo meno, me lo auguro sinceramente per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Come viene percepita l'Unione Europea in questo territorio calabrese conosciuto ovunque per le sue bellezze e la sua storia millenaria?
Pochi ricordano che le superstiti comunità grecaniche costituiscono un legame indissolubile con le Magna Grecia e la civilizzazione bizantina. Da queste colline si leva un coro di operosità e di volontà per onorare la storia dei nostri antenati lungo un tempo di XXVII secoli.
Dobbiamo essere fieri del nostro passato restando in Europa?
Siamo figli di quella civiltà e ne portiamo tutto il peso sulle spalle. Senza quella gloriosa e dorata eredità non esisteremmo.
Una domanda obbligata: Alessandro Porcelli sarà candidato di nuovo a sindaco della città di Drapia?
Bisogna lasciare al tempo questa risposta. Al momento sono certe la mia disponibilità e la volontà di tanti concittadini a sostenere la mia candidatura. È una ottima base di partenza!
Quale sarà la prima delibera che porterà in giunta e nel nuovo consiglio comunale, in caso di elezione?
Le urgenze sono tante e le attese dei cittadini ugualmente numerose. Ma oggi la principale aspirazione è la pace! Io scriverei la parola "Pace" sul primo atto della nuova amministrazione che sarà eletta a giugno, qualunque essa sia. Anche per dare sostanza, nel mio caso, all'emozione profonda venuta dall'incontro con papa Francesco lo scorso inverno.
Grazie e auguri!.
Caria, 22 aprile 2024